Capitolo
7: Il brusco risveglio.
Rosina
attese non poco, prima di uscire dal suo nascondiglio.
Era
buio, ma aveva smesso di piovere, la luna illuminava quanto basta. Gli unici
rumori che si udivano erano il verso dei grilli ed il russare proveniente
dell’essere proveniente dalla camera.
Rosi si diresse silenziosa ma rapida verso la porta principale.
Stava
molto attenta ai rumori provenienti dalla stanza sulla destra, se il bestione
avesse smesso di russare… beh! Quello
era il momento di preoccuparsi.
La
bambina girò la maniglia più piano che potè, fece comunque un leggero Teck…
Rosi
stette ad ascoltare…Groanf….. Groanf….
Dormiva
ancora. Rosi tirò la maniglia verso di se, pronta a scattare di corsa non
appena la porta fosse aperta, ed a fuggire il più lontano possibile da
quell’essere grottesco e spaventoso. La porta non si aprì, doveva essere chiusa
a chiave, Rosina non ricordava quando l’omone verde l’avesse fatto, ma non era
proprio il momento di pensarci.
La
chiave non era nel buco della serratura.
Ora
era seriamente agitata, si diresse verso una finestra, ma si mosse troppo in
fretta, il pavimento era ancora umido, scivolò cadendo di schiena, facendo un
bel botto.
Rosina
rimase qualche secondo, in quella posizione con gli occhi fissi sulla porta
della stanza, dove dormiva il bestione. Intenta ad ascoltare …
Non
sentii più russare… in compenso si accese la luce della camera. Rosi non perse
un secondo, si sollevò, sforzando il sedere ancora dolorante, si guardò
intorno, notando un mobile in ferro nella zona dei fornelli.
…
zomp … zump…
Rosi
era quasi arrivata allo sportello quando la porta si aprì, rimase impalata per
qualche secondo. La luce si accese anche
nel soggiorno, quando la creatura fece ingresso nella stanza con un balzo.
L’essere stava curvo lanciando dei brevi latrati animaleschi, indosso aveva
solo un paio di logori pantaloni di stoffa. La creatura notò subito la bambina
le lanciò contro un verso disumano, una specie di hhuuuaaaarrrrrggggg.
La bambina zompò verso il mobile in ferro entrandovi. All’interno del mobile,
vi erano un sacco di pentole, padelle, graticole ed utensili vari. Il mostro
fece altrettanto, scagliandosi a torso nudo sul mobile con fare inferocito, ma
naturalmente non riuscendo ad entrarvi. Si limitò a tendere un braccio nel
tentativo di acchiappare la piccola. fortunatamente il mobile era molto ampio cosi
ché la bambina si poté rannicchiare sul fondo appiattendosi più possibile. Il
mostro aveva lunghe braccia, ma tuttavia non riusciva comunque ad acciuffare la
bambina, Rosi trovatasi faccia a faccia con i lunghi artigli neri che la
sfioravano, non resistette, scoppiò in lacrime. La creatura ritrasse il braccio
di botto, per alcuni secondi, fissò la bambina con sguardo furioso, per niente
“distante”. All’improvviso la
creatura emise un urlo simile a quello precedente, Rosina ebbe la panoramica
completa dei denti del mostro, gialli ma sani, aguizzissimi. L’essere diede un
pugno con entrambe le mani al mobile, facendone tremare l’intera struttura
metallica, peggiorando ulteriormente il pianto di Rosina. Fatto ciò l’orribile
uomo verde si allontanò rapidamente in direzione dell’ingresso, brontolando ad
alta voce frasi incomprensibili.
…
Gronf gronf gronf..
E
cosi via.
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