Capitolo
11: Il pericolo è sempre in agguato.
Mentre
beveva dal ruscello, la piccola Risina, senti uno strano rumore provenire dalla
sua sinistra. Guardò in quella direzione, notò solo un ombra muoversi tra gli
alberi. L’ombra aveva un grosso zaino sulle spalle e per un attimo le parve di
notare anche una camicia a quadri rossi e bianchi .. L’ombra ad un tratto fece
un breve scatto, Rosi notò degli occhi gialli che la fissavano … ora come
potrete immaginare anche voi .. Rosi riprese a correre. La piccola correndo
nella direzione opposta, da dove aveva visto l’ombra, rimanendo comunque
parallela al ruscello. Si fermò solo quando notò dei movimenti “anche” davanti
a lei. Sembrava ci fosse una figura però stavolta, dall’altra parte del
ruscello vide spuntare un ragazzo incappucciato.
Rosina
aveva già visto quella persona, subito dopo vide il proprio fratello,
quindicenne, accompagnato dal tipo biondo che aveva visto il giorno prima
davanti al supermercato. Charlie la stava fissando << Piccola.. ma che fine avevi fatto?>>.
Rosi non rispose.
<<
Mi ha mandato la mamma a cercati!>>
Rosina iniziò a indietreggiare senza voltarsi, << Eh! No!? >> Disse Charlie estraendo il coltello e facendolo
scattare. Rosi stava per piangere quando noto che il ragazzo biondo non era
concentrato su di lei ma guardava oltre, per un attimo Rosi ignorò Charlie ed
il suo coltello e si girò per controllare. A una decina di metri da lei vi era
il mostro verde che già ben conosceva, era vestito come la prima volta che
l’aveva incontrato (impermeabile e capello a parte), sulla schiena teneva uno
strano zaino, fatto apposta per contenere la legna. Il mostro si stava
avvicinando lentamente alla piccola, lei si rigirò per un secondo verso il
fratello, che non sembrava aver notato la strana creatura, ma continuava ad
avvicinarsi ad armi spianate. Il ruscello
non era attraversabile, l’unica via di fuga era fra gli alberi sul lato
sinistro di Rosi, ma la piccola era stanca di correre, rimase ferma, spaventata
spettatrice della scena. Il mostro era arrivato davanti alla piccola, guardando
sia lei che i tre, lasciò cadere a terra la legna raccolse dal mucchio un grosso ramo simile ad
un randello. Rosina rimase gelata dal terrore. Ma con immenso stupore la
creatura, la superò ignorandola. Il mostro si diresse verso Charlie che lo
fissava con occhi spenti
<<
Ma cosa cazzo v … >> Charlie
non riuscì a concludere la frase che gli ricevette una bastonata tra la fronte
ed il naso (alla creatura non doveva essere piaciuto il tono che aveva usato
Calie o forse non gli piaceva l’arma che teneva in mano), fatto sta che
passarono alcuni secondi prima che il sangue iniziasse a farsi strada tra le
narici del povero fratellino. Il ragazzo tentò di reagire con una coltellata ma
prima che arrivasse a destinazione si scontrò contro la punta del bastone. Il
ragazzo si porse in avanti prendendosi una bella bastonata sulla schiena,
crollando a terra e perdendo la presa sul pugnale. Mentre l’omone verde si
stava inchinando per raccogliere l’arma del fratello di Rosina, il ragazzo
biondo tentò una presa al collo, appendendosi alla sua schiena, ma Rosina
avendo visto come la creatura sollevasse le poltrone non aveva dubbi su quanto
sarebbe accaduto. Infatti, la creatura, trafisse la felpa del ragazzo con i
suoi artigli sbattendolo a terra. Il ragazzo si alzò e fuggi con la spalla
insanguinata.
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