Capitolo
10: Il sollievo.
Rosi
nascosta sotto la radice, vide passare dopo pochi istanti, il mostro. Non si
mosse e non fiatò, la creatura si fermò ad una decina di metri da lei. Rosi
cercò di immergersi il più possibile nell’ombra. Il mostro smise di colpo di
urlare, si guardò attorno agitato per un paio di minuti, poi cambio espressione
si infilò le mani in tasca e si allontanò borbottando silenziosamente. La
piccola Rosi non usci dal suo nascondiglio per più di un ora, un po’ per
prudenza un po’ per riprendersi dai dolori,dallo sforzo e dalla paura che
l’aveva paralizzata. Una volta uscita da sotto la radice, si diresse nella
direzione opposta alla casa del presunto mostro, nella speranza di ritrovare la
strada di casa.
Molto
più tardi …
A
metà strada tra il bosco e la città, in quel posto dove finisce la realtà ed
iniziano le favole o viceversa: Rosi era di nuovo al punto di partenza.
Erano
passate diverse ore da quando era fuggita dalla casa di quel strano essere. Il
sole era alto nel cielo e la piccola stava mangiando un po’ del pane che le era
rimasto. Ma gli venne di nuovo sete, quando senti il rumore di un ruscello che
scorreva, corse veloce in quella direzione. Tra gli alberi vi era un piccolo
ruscello, il solo vedere tutta quell’acqua rese la piccola felice, oltre a bere
si lavo un po’ il taglio che il mostro le aveva procurato. Si rese conto che
non era altro che un semplice graffio.
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