08/03/12

Orchi e streghe


Capitolo 10: Il sollievo.

Rosi nascosta sotto la radice, vide passare dopo pochi istanti, il mostro. Non si mosse e non fiatò, la creatura si fermò ad una decina di metri da lei. Rosi cercò di immergersi il più possibile nell’ombra. Il mostro smise di colpo di urlare, si guardò attorno agitato per un paio di minuti, poi cambio espressione si infilò le mani in tasca e si allontanò borbottando silenziosamente. La piccola Rosi non usci dal suo nascondiglio per più di un ora, un po’ per prudenza un po’ per riprendersi dai dolori,dallo sforzo e dalla paura che l’aveva paralizzata. Una volta uscita da sotto la radice, si diresse nella direzione opposta alla casa del presunto mostro, nella speranza di ritrovare la strada di casa.

Molto più tardi …
A metà strada tra il bosco e la città, in quel posto dove finisce la realtà ed iniziano le favole o viceversa: Rosi era di nuovo al punto di partenza.
Erano passate diverse ore da quando era fuggita dalla casa di quel strano essere. Il sole era alto nel cielo e la piccola stava mangiando un po’ del pane che le era rimasto. Ma gli venne di nuovo sete, quando senti il rumore di un ruscello che scorreva, corse veloce in quella direzione. Tra gli alberi vi era un piccolo ruscello, il solo vedere tutta quell’acqua rese la piccola felice, oltre a bere si lavo un po’ il taglio che il mostro le aveva procurato. Si rese conto che non era altro che un semplice graffio.

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